Le riunioni famigliari e la collaborazione in famiglia
Un mezzo che ho trovato utile ai fini di costruire una vera collaborazione in famiglia è tenere regolari riunioni. Le riunioni familiari hanno diversi vantaggi:
- Forniscono a ognuno uno spazio in cui venire ascoltato;
- Danno la possibilità di divertirsi insieme;
- Creano all’interno della famiglia uno spirito di squadra, in cui ognuno viene responsabilizzato nei confronti degli altri;
- Insegnano ai bambini il rispetto e a risolvere i problemi;
- Aiutano noi genitori a smettere di urlare e punire i figli;
- Forniscono ai bambini un luogo in cui sentirsi ascoltati e amati.
Camilla e Niccolò sono due gemelli di 8 anni. Sono arrabbiati l’uno con l’altra e vanno in cucina dalla mamma. Camilla dice: “Voglio guardare le Winx e Niccolò non mi lascia tranquilla!” Niccolò rimbecca: “Sceglie sempre lei, io voglio guardare SpongeBob!”
La mamma è stanca. È appena tornata dal lavoro, deve ancora cucinare e non ha la forza di esplorare alternative insieme ai bambini per aiutarli a mettersi d’accordo. Pensa inoltre che il problema non appartenga a lei, ma ai gemelli. Per cui indica il foglietto appeso al frigorifero con la lista degli argomenti di cui parlare alla prossima riunione familiare e dice: “Parleremo dei turni per scegliere i cartoni alla prossima riunione familiare, aggiungetelo alla lista. Nel frattempo potete scegliere: o vi mettete d’accordo o dovrete spegnere la tele e fare qualcosa d’altro.”
Il fatto di avere uno spazio in cui parlare dei problemi di tutti è importante. I gemelli sanno che il loro problema verrà affrontato e risolto, mentre la mamma non ha bisogno di arrabbiarsi o mettersi a gridare. Ancor prima della riunione questa famiglia è stata aiutata dalla certezza che vi sarà uno spazio in cui ci si impegnerà tutti insieme a risolvere il problema dei gemelli.
Come organizzare una riunione familiare
Ecco alcune idee per far funzionare una riunione familiare. Con il tempo diverrà una buona abitudine e tutti i membri della famiglia apprezzeranno questo momento di condivisione, ne sono sicura!
Regolarità: Incontri una volta in settimana o una volta ogni due; per circa trenta minuti/un’ora.
La frequenza e durata delle riunioni dipendono dall’età dei bambini. Più i bambini sono piccoli più gli incontri devono essere frequenti e brevi.
Lista degli argomenti: da attaccare alla porta del frigo con una calamita o in un posto in vista. Ogni membro della famiglia potrà aggiungere alla lista gli argomenti di cui vuole parlare.
Pianificazione dei tempi: se gli argomenti sono troppi, si stabilirà insieme di quali parlare subito e quali rimandare alla prossima riunione, tenendo conto del tempo necessario a esplorare alternative e prendere decisioni.
Turnazione: Ciascuno, a turno, deve guidare la riunione. Il leader leggerà gli argomenti dalla lista e richiamerà all’ordine se non ci si comporta bene. I bambini più piccoli verranno aiutati dai grandi, ma devono anche loro avere il loro turno di leader.
Appunti: A turno ciascun membro in grado di scrivere prenderà appunti su quanto si decide e sugli accordi presi. In questo modo nessuno potrà confondersi o dimenticarsi. Un quaderno apposito verrà tenuto in un posto accessibile a tutti, in modo che chiunque lo possa consultare in ogni momento.
Quando si introduce un argomento, i primi a prendere la parola devono essere i bambini. Questo li aiuterà a sentirsi responsabili. Se qualcuno manca di rispetto, usiamo messaggi IO, come per esempio: “quando sento dire parolacce mi preoccupo perché ho paura che non saremo più in grado di collaborare”.
Limitare le lamentele: troppe lamentele trasformerebbero le riunioni in una sequela di recriminazioni. Questo non aiuterebbe a risolvere i problemi e di certo a passare del tempo piacevolmente insieme.
Suddivisione dei lavori di casa: Se un bambino ha un animale che gli è stato regalato e che considera suo, fate in modo che se ne prenda la responsabilità, occupandosene almeno in parte. Scambiarsi i compiti ogni tanto può rendere i lavori meno ripetitivi. Un’idea potrebbe essere estrarre a sorte: ogni settimana si scrivono i vari lavori necessari per la casa su un bigliettino e si estrae a sorte il nome di chi dovrà farsene carico.
Rispettare gli accordi: Fino alla riunione successiva occorre attenersi agli accordi.
Se qualcuno non è soddisfatto di come vanno le cose dovrà aspettare la prossima riunione per ridiscutere gli accordi. Questo vale per i bambini ma anche per gli adulti.
Se qualcuno saltuariamente non ha tempo o dimentica di fare qualcosa, è giusto che si spieghi con la famiglia.
Divertirsi: Durante le riunioni, oltre che parlare di problemi e compiti, occorre anche divertirsi! Per farlo si può:
- Parlare di cose positive: ringraziamo tutti i familiari per il lavoro svolto in settimana, e chiediamo a ognuno di spiegare cosa funziona per loro grazie alle riunioni; sottolineiamo i problemi che abbiamo risolto. Agendo così incoraggeremo i nostri bambini a continuare a collaborare.
- Pianificare qualcosa di divertente da fare tutti insieme: andare a mangiare una pizza, al cinema o guardare alla tv un programma che piaccia a tutti; giocare a un gioco di società, andare in piscina o a fare una passeggiata al parco, alla quale parteciperà anche il papà che non ha mai tempo. Chiediamo a tutti di presentare delle proposte e scegliamone una che vada bene a tutti.
- Divertirsi dopo la riunione: se durante la riunione ci sono state tensioni e difficoltà, rilassiamoci facendo qualcosa di bello tutti insieme.
SÌ, MA DI COSA PARLIAMO?
Ecco alcuni argomenti di cui parlare durante le riunioni familiari:
- Attività extrascolastiche
- Paghetta
- Faccende di casa
- Commissioni
- Regole per quando vengono gli amici a casa
- Programmi per il fine settimana
- Regole per l’uso di cellulare, computer, videogiochi, tablet e TV
- Scuola
Le riunioni familiari sono adatte a tutti i tipi di famiglia, indipendentemente dal numero dei membri e dalla relazione che c’è tra di loro.
A volte uno degli adulti può non voler partecipare: organizziamo allora le riunioni senza di lui o di lei. Magari, dopo qualche tempo, anche nostro marito o nostra moglie, vedendo i risultati che si ottengono grazie alle riunioni, deciderà di partecipare.
Ricordo ancora nitidamente la prima nostra riunione famigliare: fu una grande sorpresa vedere miei bambini argomentare e discutere diplomaticamente. Ci divertimmo molto.
Durante i corsi mi son state poste due domande molto interessanti:
- “Ma per me che sono mamma Single? Che senso ha la riunione? Sto già tantissimo von mio figlio”
Beh, credo che le riunioni familiari siano un tempo speciale, dedicato alla risoluzione di problemi e a stare bene insieme. Sono quindi di aiuto anche nel caso di famiglie di due soli membri, in quanto migliorano la comunicazione tra genitore e figlio e favoriscono la collaborazione.
- “Noi siamo genitori separati e ci capita di parlare con i nostri figli di ciò che accade nelle rispettive case, come gestiamo questo durante le riunioni?”
Le riunioni familiari servono alle persone della famiglia che vivono insieme per funzionare in maniera più efficiente e andare d’accordo tra loro. Per questo, le riunioni familiari non sono il luogo adatto in cui parlare del genitore separato che vive in un’altra casa. I bambini hanno bisogno di parlare con la mamma del papà che vive da un’altra parte (e viceversa) ma ciò si dovrà fare in tempi e luoghi diversi dalla riunione familiare. Se il nostro bambino vuole parlare dell’altro genitore durante una riunione familiare, diciamogli per esempio: “Ho capito che hai voglia di parlare del papà, ma in questo momento stiamo parlando di questa famiglia. Sarò contenta di parlare con te di papà più tardi.”